Luigi Sofia

Confesercenti: bollettini recapitati appena tre giorni prima della scadenza Sofia (Sinistra Italiana) a sostegno dei circoli Arci: gestione inaccettabile

PISA. «Bollettini con la scadenza della tassa dei rifiuti, con aumenti non annunciati, recapitati alle attività a un giorno dal termine del pagamento. Una mazzata su una ripresa che, lo dicono purtroppo i fatti a cominciare dal rincaro delle bollette, non è così spedita come tutti immaginavano. Chiediamo a Sepi e al Comune un intervento immediato». È Luigi Micheletti, presidente area pisana di Confesercenti Toscana Nord, a interpretare rabbia e stupore di tanti colleghi che si sono visti recapitare per posta ordinaria il pagamento della Tari con scadenza 30 aprile: «Assurdo. Non possiamo usare altre parole. Anzitutto per gli aumenti che riteniamo inopportuni visto il momento difficile che imprese e cittadini stanno vivendo. Poi per le modalità. Attività come quelle della ristorazione, con importi davvero importanti, hanno ricevuto la scadenza di pagamento il giorno prima. Se Sepi, che si occupa del servizio, aveva avuto difficoltà nell’invio, bastava spostare la scadenza a fine maggio. Sarebbe stata una boccata di ossigeno per gli imprenditori».

Secondo Micheletti «il sindaco Conti deve farsi carico in prima persona di questo problema così come ha già fatto nei mesi scorsi, magari riproponendo la formula del bonus. Crediamo che come primo passo si debba prevedere una proroga della scadenza almeno di un mese per permettere alle imprese di organizzare i pagamenti. Disponibili a un incontro per concertare poi provvedimenti che ammortizzino gli aumenti».

Fronte polemico anche per quanto riguarda casi simili relativi alle case del popolo Arci Putignano e Alberone. «La gestione della Tari da parte di Sepi e del Comune nei confronti dei contribuenti è inaccettabile», dice Luigi Sofia, coordinatore cittadino di Sinistra italiana.

«È infatti arrivata il 27 aprile la Tari, l’imposta comunale dei rifiuti, con scadenza al 30 aprile. Sepi impiega quattro mesi per produrre il bollettino. I contribuenti invece hanno tempo solo tre giorni per pagare – aggiunge Sofia –. La città è consapevole di quanto l’Arci abbia concretamente aiutato le persone più bisognose a uscire dall’emarginazione sociale durante la crisi pandemica ed economica. Eppure le discriminazioni non finiscono qui. A dicembre scorso l’Arci aveva partecipato al bando per la riduzione dell’imposta Tari e già in quel momento aveva evidenziato la scarsa chiarezza delle comunicazioni da parte del Comune e di Sepi. Tra continui rimpalli degli uffici, a distanza di quattro mesi non è ancora stata pubblicata la graduatoria».

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