L’accusa è di atti sessuali con minorenne. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo, sposato e con figli

PONTEDERA. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di un allenatore di una società sportiva della Valdera (omettiamo disciplina praticata e identità dell’uomo per non rendere riconoscibile la parte offesa, ndr) con l’accusa di atti sessuali con minorenne.

A metà giugno l’udienza preliminare in cui l’uomo, sposato e con figli, comparirà davanti al giudice chiamato a decidere la sorte processuale dell’imputato. La storia tra il tecnico e l’atleta, una studentessa che non aveva ancora compiuto 15 anni, è iniziata nell’estate 2019. La minorenne, sentita con la forma dell’incidente probatorio, ha confermato la relazione sottolineando la consensualità del legame e ribadendo i suoi sentimenti per l’allenatore difeso dall’avvocato Martina Gelichi.

I genitori della studentessa sono parte civile con il legale Maria Concetta Gugliotta. «Lo amavo e lo amo» ha ripetuto anche davanti al gip la ragazza che con determinazione ha ripetuto la volontà di iniziare una storia con il suo allenatore del tempo che ha oltre 20 anni più di lei e che ha una famiglia. Tra qualche mese la ragazza compirà 18 anni e a quel punto, lo ha già detto con chiarezza ai genitori e a chi l’ha ascoltata in questi mesi durante le indagini, prenderà le sue decisioni. Scelte di vita personali che con la maggiore età escono dal codice penale ed entrano in una sfera privata che esula dalle leggi da applicare nei Tribunali.

La storia prende la piega giudiziaria nel gennaio del 2021. I genitori, che conoscono il tecnico per essere l’allenatore della figlia, scoprono la ragazza e l’uomo in auto. È un choc che turba la famiglia. Scoprono che i due si vedono dall’estate 2019 e denunciano l’uomo nonostante la ragazza si opponga con forza.