«Dammi i soldi o svelo la storia a tuo marito». La donna lo ha denunciato, lui pretendeva anche un aspirapolvere
PISA. Una conoscenza poco più che occasionale in una discoteca della Valdinievole.
Qualche incontro intimo e poi l’apparente storia tra due adulti prende la piega delle minacce. E dei ricatti.
Lui si fa forte del fatto che la donna è sposata. Così ha buon gioco nel chiederle soldi per non svelare al marito la scappatella con un tipo conosciuto alla discoteca Don Carlos di Chiesina Uzzanese.
La prima volta la donna cede e paga 200 euro attraverso una ricarica della Postepay dell’amante diventato ricattatore. Poi un’altra richiesta, stavolta di 100 euro, e, pretesa singolare ma accertata, anche la consegna di un aspirapolvere come prezzo per il silenzio. A quel punto, sempre più consapevole dell’errore commesso nell’allacciare una minima relazione con quell’uomo, la signora decide di querelarlo.
A distanza di sei anni dagli episodi, ieri pomeriggio Andrea Meacci, 54 anni, di Pisa, domiciliato a Capannori, è stato condannato dal giudice Susanna Messina per estorsione consumata e tentata e stalking a 3 anni e 6 mesi con una provvisionale di 2. 500 euro immediatamente esecutiva. Il pm onorario Massimiliano Costabile aveva chiesto 3 anni e 8 mesi.
Difeso dall’avvocato Lorenzo Ghelardi, l’imputato non è mai comparso in aula. La donna, della Valdera, si è costituita parte civile con l’avvocato Sara Baldini.
L’incontro maledetto risale alla fine del 2015. I due erano soliti frequentare il Don Carlos, un approdo naturale per gli amanti del ballo che calamita in Valdinievole anche gente di fuori provincia.
I due si piacciono e per un po’ il legame va avanti avendo come punto di incontro la discoteca. Sporadiche le uscite da soli.
Meacci inizialmente non si era presentato con il suo nome. Alla donna diceva di chiamarsi Andrea Alvarez, un tocco spagnoleggiante che alla fine, al momento della querela, è diventato un impiccio perché erano necessarie le autentiche generalità dell’amante che nel giro di poche settimane ha svelato le sue vere intenzioni.
Alla seconda richiesta di soldi, la donna ha preso coraggio e ha confidato al marito l’errore di un incontro sbagliato di cui era profondamente pentita.
Lui ha capito e lei è andata a denunciare Meacci, lo spasimante che voleva spillarle soldi. E pure un aspirapolvere.
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