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di Lara Sirignano

La vittima, 55 anni, insegnava in una scuola elementare in provincia di Palermo. La figlia in un primo momento avrebbe parlato ai soccorritori di suicidio: poi la confessione

Ha negato per qualche ora, dicendo prima ai soccorritori, poi ai magistrati che la madre era morta dopo aver preso una dose eccessiva di calmanti e antidolorifici. Un racconto pieno di contraddizioni quello della 17enne figlia di una insegnante elementare di Bagheria, Teresa Spanò, trovata morta nella sua casa, in corso Butera, alla periferia della cittadina in provincia di Palermo.

Ma la parole della giovane non hanno convinto né gli investigatori nè il medico legale che ha notato subito dei lievi segni attorno al collo della vittima. La ragazza, che aveva comunque accennato a una lite avuta con la madre nella notte, l’ennesima, pare, è stata interrogata dalla procuratrice dei minori Claudia Caramanna. Quando le domande del magistrato si sono fatte più stringenti, la ragazza ha confessato di avere strangolato la madre con la quale i rapporti erano da tempo molto tesi.

La figlia e la vittima vivevano da sole,il padre della ragazza le aveva lasciate poco dopo la sua nascita. “L’ho strozzata”, ha detto alla polizia prima di essere fermata con l’accusa di omicidio volontario.

2 gennaio 2023 (modifica il 2 gennaio 2023 | 17:56)