Assemblea dei progressisti (Pd, 5 Stelle, Sinistra Civica) al circolo Arci: «Da noi, un no e tre sì»

PISA. Un no e tre sì. Un dito puntato contro la maggioranza, l’altro contro il sindaco. «No base, sì Parco». È racchiusa in uno striscione che fa da sfondo ai relatori la posizione del “cantiere aperto per Pisa”, il tavolo delle forze progressiste e del centrosinistra pisano (Pd, Movimento 5 Stelle, Sinistra civica ecologista, Sinistra italiana, Europa verde-Verdi e con la presenza anche del Partito socialista) riunitosi ieri sera al circolo Arci di Coltano per discutere del progetto di realizzazione nell’area dell’ex Centro Radar del borgo alle porte di Pisa della cittadella militare destinata ad ospitare i comandi e i centri di addestramento del Gruppo di intervento speciale (Gis), del 1° reggimento paracadutisti “Tuscania” e del Centro cinofili dei carabinieri.

Oltre 150 persone hanno partecipato all’assemblea che ha visto anche la presenza del Comitato permanente Parco Coltano San Rossore, nato poco giorni fa dall’iniziativa di un gruppo di residenti per “difendere” il territorio dal progetto che prevede di occupare quasi 73 ettari di terreni agricoli nell’area protetta del Parco di San Rossore. Un piano considerato una «follia». Un «progetto da impedire», almeno a Coltano. Un’idea, quella della costruzione della base, per la quale «non può esistere alcuna compensazione perché ruba il futuro alle prossime generazioni». «Siamo qui per dire no alla costruzione della base a Coltano – evidenziano le forze politiche – e lo diciamo senza alcun dubbio e senza alcuna contrapposizione al nostro interno. Lo facciamo lanciando un no e tre sì. Un no granitico alla realizzazione della base nell’area di Coltano individuata con il decreto firmato lo scorso gennaio dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Diciamo invece sì al Parco di San Rossore e alla salvaguardia dell’ambiente; sì a Coltano e alla sua comunità, troppo spesso rimasta lontana dalla città, e diciamo sì all’Arma, riconoscendone il ruolo e l’importanza, ma ricordando ai carabinieri che Pisa è piena di caserme dismesse, vuote o sottoutilizzate».

Una sorta di apertura al trasferimento e alla concretizzazione del progetto in altri luoghi della città. Interamente o frazionata, accogliendo in parte la proposta avanzata dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani di “pensare” ad Ospedaletto come luogo per trasferire almeno una parte delle strutture necessarie ai reparti speciali dei carabinieri. «Nella discussione delle ultime settimane preoccupano le posizioni della destra che governa Pisa e quella del sindaco – concludono le forze politiche -. La maggioranza è spaccata al suo interno, mentre il primo cittadino continua a nascondersi dietro ad un “non sapevo”, ma allo stesso tempo è smentito dalle dichiarazioni della sottosegretaria leghista alla Difesa che ha evidenziato i tanti sopralluoghi fatti a Coltano e ribadito la decisione di realizzare la base nell’area dell’ex Centro Radar».

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