I robot acquitati da un’azienda leader nel settore

Tecnologia Matematica e scienze: cosa cambia 

PISA. Sono diverse le competenze, le famose “skills” in inglese, da sviluppare per giocare al meglio le proprie carte nel mercato del lavoro. Si va dall’informatica alla robotica, dall’industria 4.0 alla comunicazione. Tutti temi sviluppati nell’attività del Learning Center di Isi Lab, il nuovo laboratorio didattico organizzato a Pisa dalla Fondazione Isi, realtà che si occupa di innovazione e sviluppo imprenditoriale.

Studenti delle scuole secondarie superiori e Neet, i giovani (dai 18 ai 29 anni) che non lavorano né studiano. Sono loro il target principale a cui si rivolgono questi corsi sperimentali divisi in cinque pacchetti diversi. E, oltre alle figure professionali della Fondazione, a guidare i giovani nell’acquisizione di abilità strategiche ci sono anche 5 robot didattici. «È un modo per innovare la didattica – dice Patrizia Costia, responsabile dell’area digitalizzazione e education di Fondazione Isi –. I robot, acquistati da un’azienda leader del settore, non sono l’oggetto delle attività laboratoriali, ma diventano uno strumento per facilitare l’apprendimento delle materie Stem (matematica, fisica, scienze e informatica) e per rafforzare soprattutto le cosiddette “soft skills”, utili in qualsiasi ambito. Leadership, capacità di lavorare in gruppo, strategia, risoluzione dei problemi. Ogni attività si basa infatti su una metafora aziendale e quindi un problema concreto. Agli studenti viene fatto immaginare un caso reale: siete in un’azienda e succede questo. Cosa fate per risolvere la situazione?».

Un nuovo laboratorio che nasce da un’esigenza. Quella di «dare risposte alle aziende – sottolinea Valter Tamburini, presidente della Fondazione Isi – che sono sempre più alla ricerca di figure professionali preparate. Oggi manca tutta una fascia di tecnici che in passato ha rappresentato la forza delle imprese. Quindi l’idea è quella di prendere i giovani e di formarli per renderli già da subito fruibili per le realtà che li stanno cercando». Il progetto, che per le scuole può rientrare anche nelle attività di alternanza scuola-lavoro, è cominciato a metà marzo scorso coinvolgendo gli istituti secondari di secondo grado. E già il mese di maggio ha il calendario tutto pieno. Da fine aprile saranno ospitate così ben 25 classi da tre diversi istituti (Da Vinci-Fascetti di Pisa, l’istituto Marconi e il Fermi di Pontedera). «Poi – aggiunge Costia – partiranno i corsi in presenza anche con i Neet. Il lavoro che proponiamo non è standardizzato e quindi può essere adeguato a esigenze diverse. E stiamo già lavorando alla prossima sfida: arrivare con questi percorsi alla formazione delle aziende. In più questa estate vogliamo lanciare due Summer camp che rientreranno sempre nell’alternanza scuola-lavoro».