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Prezzi dei carburanti a macchia di leopardo. Ma gli italiani, oltre a essere davanti ai rincari dopo che è stato tolto lo sconto sulle accise, potrebbero anche trovarsi con i distributori chiusi: ieri, dopo una riunione tra le tre sigle che rappresentano i gestori Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio (secondo cui non c’è speculazione e sono stati usati come capro espiatorio) è stata avanzata la richiesta di un incontro con il governo per fare il punto dopo il decreto annunciato l’altro ieri sera che prevede, tra l’altro, un tetto ai prezzi in autostrada.

Il picco sulla Milano-Laghi

Nel frattempo, resta calda la polemica sui rialzi dei listini. Il prezzo più caro è stato trovato nella stazione di servizio Esso appena fuori Milano, nella stazione di servizio Villoresi Ovest sull’autostrada per i Laghi. Qui, il gasolio era esposto a 2,512 euro al litro, mentre la benzina era a 2,412 euro e si tratta della modalità self. Forse un caso sporadico. In città i prezzi scendono: qui, tutti i prezzi città per città e il confronto nazionale. Alla Tamoil di viale Brianza, dietro la stazione Centrale, il diesel era venduto a 1,959 euro al litro in entrambe le modalità mentre la Super stava a 1,899 euro. Sempre la verde al distributore Eni in largo Ricci a Roma sull’Esquilino stava a 1,844 sia in self sia servito mentre il diesel era a 1,904 in entrambe le modalità. Dal benzinaio IP di viale Parioli sempre nella Capitale il gasolio servito era venduto a 1,976 euro al servito e al self mentre la verde era a 2,017 euro al litro. Questi alcuni dei prezzi che si potevano trovare ieri in Italia come risultano dalla App «Prezzi Benzina», una delle applicazioni principali per conoscere i prezzi praticati vicino a dove ci si trova.

La province

Ma rilevazioni puntuali e precise sui prezzi dei carburanti in Italia le fa Staffetta Quotidiana, testata specializzata in energia che, dopo l’entrata in vigore dell’obbligo di comunicazione dei prezzi nel 2009, pubblica le medie dei prezzi praticati, comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy (ex Sviluppo economico), che rileva ed elabora con cadenza quotidiana. In base alle ultime elaborazioni medie, la provincia più cara è Bolzano, dove la verde è a 1,884 euro e il diesel a 1,957 euro al litro sempre in self. La più economica è Ancona con 1,763 per la Super in self e per il gasolio 1,841 euro al litro. Tra le grandi città, la più economica è Roma dove in media le verde si vende a 1,8 tondi e il diesel a 1,857, seguita da Napoli con la Super a 1,818 euro e il gasolio a 1,868, mentre a Milano la media per la verde in self è di 1,836 euro e quella del diesel 1,897 euro. Perché alcune città più o meno care? «Conta innanzitutto la vicinanza con la raffineria — spiega Azzurra Pacces, esperta di mercati dei carburanti di Staffetta Quotidiana — . Per esempio Ancona è vicina alla raffineria di Falconara, Bolzano invece è lontana dalle raffinerie. Cagliari ha la raffineria vicina ed è più economica di Olbia che invece non lo è. Poi dipende anche dalla quantità di carburante erogato e cioè da quanto fattura il distributore».

I listini quotidiani

C’è poi un prezzo medio nazionale, che per la benzina ieri (sempre in base ai dati di Staffetta Quotidiana) era di 1,82 euro in modalità self e 1,961 in modalità servito. Il diesel costava 1,876 euro al self e 2,016 euro nel servito. Nei distributori che hanno il logo di una compagnia petrolifera i prezzi sono più alti e in media erano pari a 1,822 euro (al self) al litro e 2,004 euro (con l’aiuto del benzinaio) per la Super e rispettivamente 1,877 euro e 2,059 euro per il diesel. All’interno delle compagnie, la più cara ieri per la benzina self era Eni con 1,829 euro, mentre per il gasolio self la più costosa era Q8 con 1,879 euro. La più economica sempre nel self per la verde era Esso con 1,817 euro mentre per il diesel era Tamoil con 1,872 euro. «Il prezzo — spiega ancora Azzurra Pacces — è libero, ma non del tutto. Le compagnie petrolifere danno un’indicazione (si chiamano “prezzi consigliati”), che non è obbligatoria». Chi si rifornisce alle cosiddette «pompe bianche» (che possono rifornirsi dalla compagnia o nel deposito più conveniente in quel momento) risparmia: la media per la verde era a 1,816 euro nel self e 1,876 nel servito, il diesel rispettivamente 1,872 euro e 1,931 euro al litro.

I dati del governo

Anche il governo monitora i prezzi con l’Osservaprezzi carburanti gestito dal ministero dello Sviluppo (che con il governo Meloni è stato rinominato in ministero delle Imprese del made in Italy). La media settimanale dei prezzi nazionali della benzina, del gasolio, del Gpl, del gasolio riscaldamento e degli olii combustibili viene pubblicata ogni martedì dopo le 12 dal ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. Per benzina e gasolio si tiene esclusivamente conto dei prezzi praticati in modalità self-service. Il decreto Trasparenza annunciato due sere fa dal governo prevede che la periodicità diventi quotidiana. I rincari sono stati analizzati a livello settimanale. In base all’ultima rilevazione, la media relativa alla settimana fino all’8 gennaio la benzina è risultata più cara del 10,2 per cento, il gasolio del 9,4 per cento.

In Europa

Un fatto è certo: il nostro Paese è secondo in Europa per il caro-carburanti, dove solo in Finlandia il pieno di benzina costa di più e cioè 1,910 euro, in base ai dati dell’Unione Europea relativi al 2 gennaio. Il gasolio più costoso si paga in Svezia con 2,152 euro al litro. Il Paese meno caro per la verde è la Bulgaria con 0,665 euro e Malta per il diesel con 0,553 euro.