Allattare (senza aver partorito) serve davvero a sentirsi “più madri”?

È una pratica di nicchia che ha iniziato a diffondersi tra le mamme adottive e nelle coppie queer. Si chiama “lattazione indotta” e ha lo scopo di avvicinare emotivamente il bambino e la madre che non lo ha messo al mondo. Il protocollo medico è impegnativo: prevede ormoni e farmaci. Perché è considerato più “naturale” del latte artificiale?