Nerazzurri rinfrancati nel morale ma in attacco occorrerà maggiore cinismo. Niente cartellini, nessuno squalificato e occhio alla velocità del Monza

PISA.  Aggrappati a un gol pesantissimo e allo spirito di una squadra che non molla mai nonostante le difficoltà. La rete di Filippo Berra tiene aperti i giochi per la finale di domani e ci racconta una piccola favola di calcio. Ovvero quella del protagonista che non ti aspetti che trovi il gol probabilmente più importante della sua carriera alla fine di una stagione segnata dalla sfortuna. Berra, 27 anni e terzino destro di grande spinta, si è fatto male proprio alla vigilia del campionato, a metà agosto e in totale ha giocato appena 262 minuti e una gara intera da titolare.

Quando dal corner di Sibilli spunta la sua testa che gira in rete il pallone della speranza, Berra è passato in un secondo da comparsa ad attore protagonista. A conferma che in questa squadra tutti sanno fare la loro parte. Se il Pisa è ancora in ballo lo deve anche a Nicolas autore di interventi straordinari su Barberis e Dany Mota. Parate che non hanno fatto naufragare il Pisa.

Da Monza è uscita una squadra, una volta passata la paura di perdere con punteggio più ampio, rinfrancata nel morale ma anche consapevole che qualcosa di meglio si deve fare per ribaltare l’esito di gara-uno. Davanti serve più cinismo. Marin, Lucca, due volte, Benali e Sibilli (palo a portiere battuto) hanno avuto buone occasioni che per un motivo o per un altro non sono stati in grado di concretizzare. Sibilli è apparso ancora una volta esplosivo, dopo l’ingresso a partita iniziata, e su di lui poteva starci anche un rigore. Difesa e centrocampo dovranno recuperare energie e stare attenti alla velocità del Monza. Soprattutto per vie centrali Leverbe e Hermannsson sono andati in difficoltà con Dany Mota, mentre in mezzo il tecnico del Monza, Giovanni Stroppa ha azzeccato la mossa Machin.

Il Monza probabilmente si ripresenterà domani con il 3-5-1-1 e il Pisa con il 4-3-1-2, ma D’Angelo potrebbe cambiare qualcosa. La buona notizia è che non sono arrivati cartellini e quindi nessuno sarà squalificato. Essendo l’ultima non si giocherà più con il freno a mano tirato per non beccare un’ammonizione pesante. Come, invece, è successo nella gara di andata in cui il Pisa aveva otto diffidati.

La squadra nerazzurra è tornata ad allenarsi già ieri pomeriggio a San Piero, dove faceva un gran caldo, e oggi sarà all’Arena per la rifinitura che precederà il risveglio muscolare di domani. Questi allenamenti incideranno il giusto anche perché, come sottolineato sia da D’Angelo che da Stroppa, sono pochi i giorni di recupero tra una gara e l’altra. La differenza la farà la testa, che è quella giusta, ma ovviamente anche il fisico. Nel finale sono usciti Beruattoe Puscas per crampi e Birindelli, per lo stesso motivo, ha stretto i denti perché la squadra ormai non aveva più sostituzioni da fare. I tre saranno della partita domani, mentre in dubbio resta Touré che ha preso una botta alla caviglia nella rifinitura. D’Angelo è fiducioso di ritrovarlo domani.

All’andata il tecnico ha cambiato solo Torregrossa per affidarsi a Lucca, rispetto alla squadra che ha battuto il Benevento, e non è detto che domani ci saranno rivoluzioni. Lucca potrebbe anche essere favorito visto che Torregrossa non ha impressionato nel finale, ma qualche cambio potrebbe esserci. Siega al posto di Mastinu e Sibilli in sostituzione di Benali sono i dubbi della vigilia. I cambi, si è visto giovedì, saranno fondamentali. Il Monza ha rinunciato inizialmente al suo attaccante più in forma, il danese Gytkjaer, che però è andato in gol, sfiorandone un secondo, quando è entrato in campo per Ciurria. Anche nel Pisa ha segnato un giocatore entrato da pochi minuti come Berra. In una partita che si presume equilibrata e senza un attimo di sosta, le energie fresche saranno fondamentali.